La psicoterapia è come un polpo, “dai molti piedi”.
Attraverso la psicoterapia si scoprono diversi modi e strumenti per percorrere la propria strada, a seconda di come la vogliamo costruire.
Il polpo può assumere qualsiasi forma e colore: ci insegna ad adattarci alle difficoltà, vestendo panni nuovi e assumendo ruoli di vita diversi.
Per difendersi dai predatori, il polpo espelle inchiostro, quello di cui abbiamo bisogno in terapia per riscrivere la storia della persona, trasformando la sofferenza.
Ambiti di intervento
Per la persona
Disturbi d’ansia, stress, depressione, momenti di crisi personale, problematiche relazionali/identitarie/emotive, eventi che destabilizzano (lutti, cambiamenti improvvisi, licenziamenti, rottura di relazioni importanti, nascita figli, ecc), sofferenze alle quali non si riesce a dare un nome o una spiegazione.
Per minori ed adolescenti
Disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD), disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), disturbo oppositivo provocatorio (DOP), bullismo, tematiche legate al corpo, problematiche relazionali, orientamento scolastico, gestione delle emozioni (rabbia, ribellione, senso di inadeguatezza e vergogna, tristezza, ecc).
Sostegno genitoriale
Esplorazione delle modalità educative, delle competenze genitoriali, del valore personale dell’essere genitori, analisi e gestione delle dinamiche relazionali della famiglia.
Sogni e sogni lucidi
Il tema dei sogni e dei sogni lucidi rappresenta il mio principale interesse clinico e di ricerca. Sappiamo tutti cos’è un sogno ma forse non tutti sanno cos’è un sogno lucido.
Si definisce sogno lucido un sogno in cui la persona si rende conto di stare sognando e può quindi agire nella realtà onirica, modificandone la trama. Ad esempio potrebbe scegliere di volare, oltrepassare i muri, intrattenere un determinato dialogo con qualcuno o fare una rapina in banca.
Il lavoro terapeutico che propongo non coincide con la classica interpretazione psicanalitica dei sogni, dove esiste un significato simbolico a priori, bensì costruisco insieme al cliente un significato ad hoc per il caso specifico e rispetto alla trama del sogno, ai pensieri, alle emozioni e al senso di identità che emergono dal racconto del sogno.
Essere consapevoli di vivere il sogno spesso significa fare i conti con parti di noi diverse da quelle a cui siamo abituati nella vita quotidiana, spesso inusuali e sorprendenti, generando così importanti riflessioni su chi siamo.
Cosa facciamo e chi siamo nel sogno, quando nessuno ci vede e sappiamo che non ci sono conseguenze nella realtà?
Vuoi scoprirne di più?Il mio metodo
Il mio orientamento è cognitivo – interazionista: come dice il nome, dà importanza sia alle relazioni che alla dimensione individuale (pensiero, emozioni, identità).
- Partiamo dalla storia della persona: credo nel rispetto verso il mio interlocutore, del suo racconto e dei suoi valori personali. Troveremo insieme le risorse e le potenzialità da mettere in campo. In questa sede si definiscono insieme gli obiettivi terapeutici.
- Valore della diversità: ad ogni persona va trovata una soluzione ad hoc attraverso strategie di intervento personalizzate (ad esempio strumenti narrativi come autobiografie e diari, psicodramma, tecniche basate sull’azione e tecniche immaginative). Sono previste valutazioni intermedie dell’andamento del percorso rispetto agli obiettivi scelti.
- Co-costruzione di possibili strade: attraverso un rapporto di collaborazione e fiducia si sceglieranno le strade da percorrere insieme. In questa sede aiuterò la persona a trovare nuove lenti con cui guardare gli eventi della propria vita. Il cliente, attraverso le sue scelte, è il creatore della propria realtà. Alla fine del percorso si procederà con la valutazione dei risultati.
Percorso formativo
Il mio percorso formativo mi ha fatta appassionare al mondo della famiglia, della genitorialità, dei bambini e degli adolescenti.
Come in una danza, nel ciclo di vita, si passa a diversi ruoli e si sperimentano diverse emozioni, pensieri e identità.
A volte questa danza risulta un po’ goffa, a volte ci si blocca e non si riesce più ad andare avanti con la coreografia.
L’obiettivo è quello di riprendere a ballare.
- Psicologa e psicoterapeuta iscritta all’albo di Bolzano (nr iscrizione: 954)
- Laurea magistrale in psicologia presso l’università di Trento (sede di Rovereto)
- Tirocinio post lauream presso il centro di riabilitazione psichiatrica dell’azienda sanitaria dell’Alto Adige e presso il servizio di neurologia e riabilitazione dell’età evolutiva dell’azienda sanitaria dell’Alto Adige
- Diploma di specializzazione in psicoterapia presso la scuola di specializzazione interattivo-cognitiva di Padova
- Tirocinio di specializzazione presso il centro di salute mentale dell’azienda sanitaria dell’Alto Adige
- Esperienza lavorativa di diversi anni in comunità minorile (Comunità Murialdo, sede di Laives)